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La Sacralità dell’Acqua

Acqua e uomo sono legati indissolubilmente, ad essa ha incatenato tutti i momenti fondamentali della sua vita, è il bene necessario per la sua sopravvivenza.
Nel corso degli anni l’acqua ha assunto significati a livello religioso, mitologico, letterario, mantenendo sempre la connotazione di elemento puro e purificatore, ma nello stesso tempo misterioso ed inquietante.
Non possiamo scegliere di avere o meno necessità dell’acqua, in quanto ha un duplice carattere di essenzialità e di insostituibilità.
Il suo stato liquido la rende libera da qualsiasi vincolo e le da la capacità di trasformarsi e assumere qualsiasi forma, riempiendo gli spazi e colmando i vuoti.
Sin dalla preistoria l’uomo ha avuto un timore reverenziale per l'acqua, legandola a riti magici di fertilità, purificazione, religione, guarigione dalle malattie.

“L’immersione nelle acque della rinascita, come fattore psichico, non è legato a date. Il cammino individuale non conosce giorni precisi, né circostanze precise; ogni momento può essere quel momento: cioè l’attimo in cui noi siamo chiamati a tuffarci nelle acque dello spirito, pronti a morire ed a rinascere”

Tutto il progetto è basato su due sfere, la sfera umana e la sfera dello spirito ed il collegamento tra essi.
L’ispirazione deriva da una mostra di Bill Viola, il quale ha basato gran parte dei suoi lavori su questo tema, interpretando la tematica dell’acqua in modo analogo al mio.
Bill viola racconta che quando era piccolo ha rischiato di annegare, e questo gli ha cambiato la vita.
In un’intervista dirà che quando era sul fondo, prima che che venisse tirato fuori, non aveva paura, era un’esperienza emotiva molto forte, ammettendo che sarebbe rimasto li, sott’acqua, e che ne sarebbe stato felice.
Era un’esperienza positiva, l’acqua era un mondo nuovo, quasi come essere in paradiso. Quello che lui vuole dunque trasmettere è questo suo trauma, vuole condividere l’esperienza positiva che ha vissuto tramite un coinvolgimento totale.
Questo è ciò a cui si punta anche in questo progetto, tramite l’utilizzo di nuove tecnologie e tendenze, ovvero le gif, le quali sono un gran numero di fotografie scattate nell’arco di pochi secondi che creano una movimento a ping pong di un’azione isolata nel tempo, andrà ad affrontare tre tematiche scelte ed estratte dal concetto di acqua.
Battesimo
Il rito lustrale del Battesimo non è altro che un rito di purificazione e di rinascita ad una nuova vita spirituale, è l’insieme dunque dei due riti successivi esposti nel progetto, ma a sua volta il primo lavoro tra i tre.
Questo per dare circolarità alla serie, completezza, dando cosi la tessa continuità e fluidità propria dell’acqua.
L'acqua come rito di purificazione è presente in molte religioni, è essenza del mondo intero, generatrice di vita, elisir di immortalità, mezzo di guarigione, sostanza magica che assicura la vita eterna.
Qui il flusso di acqua scenderà dall’alto, colpendo la testa della figura maschile centrale, una volta espanso per via della collisione, l’acqua dovrebbe creare una forma circolare, che ricopre la testa, simile ad un’aureola, per ricollegare l’aspetto sacro all’atto compiuto, e al fine di quest ultimo. L’acqua diventa dunque l’elemento che mette in comunicazione, crea un ponte tra lo spirito e la materia, unendo per la prima volta quella che è la sfera sacra con la figura dell’uomo.
Purificazione
L’acqua c’induce a rallentare i nostri ritmi, c’induce ad ascoltare in silenzio le emozioni e le sensazioni del nostro corpo, riportandoci alle origini, in altre parole ad una situazione assolutamente naturale senza condizionamenti esterni.
Tutto questo lo notiamo quando siamo sott’acqua, immersi in una materia leggera, coinvolgente, che isola la persona da tutto ciò che ci colpisce fuori.
L’immersione può essere un meccanismo di introspezione, di autoanalisi, cosi come uscendo dall’acqua ci laviamo dallo sporco presente al di fuori, cosi l’acqua ci permette di affrontare un confronto con noi stessi, una pulizia dell’animo, che, una volta tornati a respirare, può portare un senso di pace.
In generale si può affermare dunque che l’acqua, cosi come può pulire materialmente può lavare anche l’anima dal peccato.
Nell’immagine si vedrà dunque una figura intera ferma, coperta interamente da un flusso d’acqua sempre dall’alto, che questa volta non andrò a colpire la persona, ma la persona sara gia immersa nell’acqua.
Si vuole fare riferimento dunque a quell’atmosfera sospesa a cui si assiste durante l’immersione, come una lenta analisi di se stessi ma che non avrà mai fine.
Nascita e morte
Per il terzo ed ultimo lavoro ho deciso di fare riferimento alla tematica più ricollegata all’elemento dell’acqua, la nascita e la morte.
Riprendendo l’opera di Shakespeare, specificamente l’analisi di un paesaggio della sua tragedia “Amleto”, quello in cui avviene la morte di Ofelia.

“...Le sue vesti si sparsero larghe, e come una sirena, la sostennero alquanto. Ed ella veniva cantando frammenti di vecchie arie, come colei che fosse inconsapevole della sua propria sventura, o come una creatura che avesse avuta origine in quell’elemento e che quasi vi si sentisse adattata e disposta dalla natura...”

Tale descrizione non ha nulla a che vedere con un paesaggio funereo, la morte sembra non avere nulla di tragico, perché Ofelia diventa un tutt’uno con l’acqua.
Si dice che la persona morta nell’acqua subisca una rinascita, morte e vita nell’acqua si mischiano, essa mischia persino questi due principi, unendoli, facendoli diventare una cosa unica.
Qui ritrarrò nuovamente un volto, questa volta senza che l’acqua intervenga direttamente con la figura umana, ma quest ultimo san direttamente immerso fino a lasciare fuori la faccia, come i cadaveri che galleggiano.
La persona aprirà e chiuderà gli occhi, in un ciclo tra vita e morte continuo ma mai definitivo.
Trittico completo
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