L'imprevedibile bagliore che usciva dalla sua testa, era di colori accesi come le nuvole bruciate da quella
mezz'ora di spettacoli pirotecnici, che ha dato luogo a tante cartoline orribili.
La circonferenza spropositata dei suoi orecchini anni '80, la rendevano un po' gretta e ingenua, ma il suo
ballare e ballare, il suo inarcare la schiena era di un altro luogo, non sembrava adattarsi bene ai suoi gusti
nazional-popolari e un po' ridicoli. E poi la sabbia grossolana che si cibava delle sue dita e le rigettava in
continuazione, mi dava uno strano brivido lungo la schiena.
Quel suo braccialetto intorno alla caviglia con piccoli pendagli che sbattevano l'uno contro l'altro,
ricordandomi le gonne fatte di lunghi e disordinati tralci verdi delle danzatrici polinesiane, mi faceva pulsare
le vene dell'inguine.
La musica si schiantava contro l'abbraccio di scogli a strapiombo, intornno alla piccola baia che accoglieva
un mare calmo e argentato. L'isola a quell'ora del tramonto si svegliava e si popolava degli esseri più strani
e la Sensucht Estasia, distribuita gratuitamente insieme a un sacchetto di coriandoli, saturava la loro aura di
tonalità acide.
Eravamo già tutti fatti mezz'ora prima che il sole tramontasse.
Si sentivano campane lontane fra un pezzo e l'altro, ma nessuno aveva mai visto l'ombra di una chiesa
sull’isola.
Io la guardavo come un idiota, mentre leggermente distante dal gruppo in crescente agitazione, stringevo una
bottiglia di Mezcal, dando sorsate piene, senza lasciare che le sue gambe uscissero dal mio campo visivo.
Sapevo di aver scelto, per quella notte.
E gli amici non erano ancora usciti dalle loro tane puzzolenti.
Avevo tutto il tempo per occuparmene.
(Testo di Alessandro Pagni http://www.alessandropagni.com/)
Febbraio 2014
Model: Nina Red Girl
Location: Teatro della Lana - Stia (AR)