Guerra e Mass Media.
Prodotto editoriale che evidenzia le influenze mediatiche sull’opinione pubblica riguardo i principali conflitti che hanno coinvolto l’Occidente dal Secondo Dopoguerra.
Progetto editoriale che espone il legame di reciproca dipendenza tra i conflitti armati e i mezzi di comunicazione di massa.
L’analisi implica una ricerca di carattere visivo sui principali artefatti prodotti in periodo bellico in relazione all’espansione e il potenziamento degli strumenti mediatici, in particolare la televisione nell’era della Guerra del Vietnam (1955 – 1975), l’integrazione del Satellite durante la Guerra del Golfo (1990 – 1991), lo sviluppo dei New Media all’alba del nuovo millennio, con la Guerra al Terrore e la semiotica della comunicazione Jihadista (dal 2001 ad oggi), terminando con l’evoluzione del Social Network nel corso dell’attuale conflitto tra Russia e Ucraina (2022 ad oggi).
L’indagine si pone lo scopo di approfondire analiticamente, mediante l’impiego di autorevoli fonti quali “Guerre intelligenti. Stampa, radio, tv, informatica: la comunicazione politica dalla Crimea al Golfo Persico” di Rossella Savarese, “Guerra e mass media” di Enrico De Angelis e “ISIS®. Il marketing dell'apocalisse” di Bruno Ballardini, come l'insieme dei mezzi di informazione abbiano influito negli eventi bellici, convertendosi da vettori informativi a veri e propri strumenti di guerra.
