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Autoprogettazione

Autocostruzione di una seduta

La progettazione di questa seduta è liberamente ispirata all’approccio che Enzo Mari, designer italiano, ha mostrato nella serie di “Autoprogettazione” nel 1974.
Per la costruzione di questa seduta sono state recuperate delle tavole di legno che per trenta anni sono state utilizzate come piani di appoggio nel laboratorio di un artigiano (mio nonno). 

Il legno utilizzato è un abete bianco e si presenta in differenti strutture: i braccioli sono listelli a sezione rettangolare; lo schienale di appoggio è un lamellare; i pannelli portanti verticali sono in multistrato; il piano orizzontale di appoggio è in multistrato.
Ogni componente è stato lavorato tramite piallatura di 1 mm per togliere uno strato di vernice. In seguito, si sono ricavati i vari elementi nelle misure progettate attraverso l’utilizzo di una sega circolare e successivamente per realizzare gli incastri di un seghetto alternativo.
Per garantire la tenuta dei componenti ad incastro è stata prodotta una colla in casa utilizzando solo un bicchiere di latte, due cucchiai di aceto e un cucchiaino di ammoniaca liquida seguendo questo processo: scaldare per un minuto in un pentolino latte e aceto, la sostanza che si viene a solidificare (caseina) deve essere poi separata dai liquidi attraverso un filtro, un imbuto e un contenitore. Una volta ricavata la caseina, che si presenterà come una sostanza cremosa, bisogna aggiungere un cucchiaino, o due al massimo, di ammoniaca. Mescolare e applicare entro 12 ore.
La seduta presenta dei prolungamenti ai lati del piano di appoggio orizzontale che fungono da piani di appoggio di oggetti come libri, bicchieri e bottiglie. 
Il piano di appoggio dove ci si siede è di 320 mm, per cui non rientra nello standard dei 400 mm. Questo per disincentivare una postura scorretta e mantenere i 90° tra tronco e gambe della persona.
Dimensioni massimali 800x740x400 mm. Peso 10,8 kg.
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