Dopo un'accurata ricerca di immagini e di reference, in tre giorni ho realizzato (modificando cartamodelli di abiti civili) la camicia, il pantalone e il cappotto, con un budget ristretto ho dovuto fare delle importanti scelte di tessuti. Per la camicia ed il pantalone ho usato della tela scenografica pesante e per il cappotto un cotone non mercerizzato con una trama ed un ordito di colorazioni diverse (scelte che si sono rivelate decisive in fase di elaborazione).

Ho realizzato una prima tintura di base che per il pigiama è stato un azzurro polvere, molto spento e freddo, mentre per il cappotto un color daino. Dopo aver realizzato le righe scure a pennello, ho sporcato i tre pezzi vaporizzando del colore scuro in punti critici.

Ho ripetuto i passaggi di tinteggiatura e sporcatura diverse volte fino a che il risultato non mi ha soddisfatta. Ho utilizzato anche la catramina a pennello. Tra un passaggio e l'altro di tintura, con l'aiuto di grattugia, spazzole di ferro, cartavetrata e forbici ho eseguito strappi, tagli, usure, buchi, in modo da avere un colore non uniforme e dare la sensazione che l'usura si avvenuta nel tempo. Alla fine di tutte le tinture con la carta vetrata ho portato via della tintura da alcune zone ed ho estrapolato del materiale peloso dalla trama dei tessuti per dare la sensazione di tessuti pesanti di lana, che non ho potuto acquistare per questioni di budget.

Infine ho realizzato la patta con la scritta del carcerato. Con una base stampata, ho realizzato uno stencil, che tamponando ho trasferito su una pezza di tela scenografica pesante, rifinendola a pennello. Anche quest'ultima pezza ha subito una serie di tinteggiature e invecchiamenti. E l'ho cucita alla camicia.