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Valutazioni economiche su riqualificazione energetica

L’attenzione sempre maggiore che di recente viene riservata alle questioni relative al tema ecologico- ambientale, come ad esempio gli alti consumi risultanti dalle energie non rinnovabili o l’inquinamento dell’aria e del suolo, sta avendo ripercussione su molti settori. Tra questi, spicca in particolar modo quello edilizio: gli interventi di sostenibilità ambientale, proponendo delle soluzioni costruttive volte alla diminuzione di consumi ed alla produzione di materiali più tollerabili dal nostro ecosistema, implementano l’efficienza energetica e abbassano i consumi degli edifici.
In questo tipo di riqualificazione, l’aspetto economico appare molto rilevante: permette di fare una valutazione più concreta della convenienza degli investimenti per migliorare i consumi di un edificio. In questo settore, spiccano come pionieristici gli interventi proposti nel mercato immobilare Nord- Europeo. Da diversi anni paesi come Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia mostrano un’attenzione particolare al riutilizzo degli edifici con un consumo consapevole. Gli edifici in questione, in seguito alla ristrutturazione e gli interventi di implementazione della classe energetica, sono spesso dotati di dispositivi per la produzione di energia sostenibile (idroelettrica, eolica, solare). In Italia invece ancora si fatica a comprendere le potenzialità anche economiche oltre che ambientali che questo settore potrebbe avere: troppe volte la considerazione verso questi aspetti è quasi del tutto inesistente, e si preferisce abitare in spazi che consumano molto (anche dal punto di vista economico) invece di optare per un investimento che a lungo termine porterebbe ad un giovamento nel comfort abitativo e ad un risparmio.
Questa mentalità è causa di un’obsolescenza del patrimonio immobiliare del Paese, che ad oggi presenta una maggioranza di edifici di classe energetica bassa ed energivori, poiché costruiti prima degli anni ’70, decennio in cui iniziano a farsi strada le prime leggi sull’efficienza energetica.
Solo negli ultimi anni la necessità sempre più incalzante di un approccio rispettoso verso l’ambiente ha portato l’amministrazione italiana a concepire una normativa più ferrea in materia di consumo 
energetico, affiancandole anche incentivi fiscali nel tentativo di incoraggiare gli utenti, privati e pubblici, ad un ammodernamento degli edifici, ad un miglioramento delle loro caratteristiche termo-igrometriche e del comfort abitativo.
Per perseguire questo obiettivo risulta fondamentale l’istruzione e la formazione delle professionalità che ruotano intorno al mercato immobiliare, a partire dagli stessi agenti, spesso unica fonte di informazione dell’acquirente.
La tesi si pone come obiettivo quello di dimostrare gli effetti positivi economici, energetici ed ambientali che la riqualificazione edilizia può ottenere, se correttamente effettuata.

Nella fase iniziale del lavoro, l’obiettivo posto era quello di inquadrare le operazioni relative alla riqualificazione energetica delle abitazioni, valutandone l’incidenza sul patrimonio edilizio – in funzione del rapporto costo-beneficio – e, più in generale, sul mercato immobiliare.
Tramite un’indagine presso le agenzie immobiliari, è emersa una sostanziale manchevolezza della formazione di agenti e acquirenti. Questo impedisce loro di comprendere che l’importanza della riqualificazione energetica riguarda sia l’aspetto ambientale che quello economico. SI rende, perciò, necessario implementare l’istruzione diretta ad entrambe le categorie, in quanto ancora l’attenzione viene posta ad un aspetto economico immediato.
Proprio a partire da questi fattori, il focus della ricerca è stato modificato. In altre parole, per studiare le modalità più proficue di riqualificazione energetica, si è scelto di rivolgersi a una precisa unità immobiliare, sita nella città di Pisa. Il lavoro si propone, dunque, di vagliare diverse soluzioni di implementazione energetica e di scegliere, in base al rapporto costi-benefici, quella più opportuna al caso specifico.
L’unità immobiliare oggetto di studio aveva allo stato di fatto una classe energetica bassa. Questo comportava consumi molto alti e spese per l’energia quasi insostenibili. Sono state quindi proposte quattro diverse combinazioni di intervento, per ognuna delle quali è stata ricavata, tramite l’utilizzo di software specifici, la corrispondente classe energetica: questi interventi hanno come oggetto la coibentazione dell’involucro opaco, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria e la sostituzione degli infissi.
Per ognuna di queste combinazioni è stato calcolato il Valore Attuale Netto, predisponendo un apposito foglio di calcolo, utile anche per i progettisti, per un intervallo di tempo di 30 anni e considerando prima il costo dell’energia invariato per tutto il periodo, poi in aumento dell’1% all’anno, ipotesi questa più attinente alla realtà, e poi in diminuzione dell’1% all’anno. È stato quindi prodotto un grafico del VAN in base al saggio di preferenza, ed è stato osservato che per tassi di investimento molto bassi sia preferibile un certo tipo di intervento, mentre per tassi di investimento medi i tipi di investimenti proposti abbiano una convenienza analoga. Nel caso di tassi di investimento più alti, infine, si rileva la convenienza di due interventi.
Valutazioni economiche su riqualificazione energetica
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