L'Oro di Napoli tratto da Vittorio De Sica
Film in 5 episodi, tratti da 6 racconti di Giuseppe Marotta, raccolti nel libro omonimo (1947):
"Il guappo" (Totò, Gennaro, Carell, da "Trent'anni, diconsi trenta");
"Pizze a credito" (Loren, Furia, Stoppa, Rondinella, da "Gente nel vicolo" e "La morte a Napoli");
"I giocatori" (De Sica, Bilancioni, dal racconto omonimo);
"Teresa" (Mangano, Crisa, Maestri, da "Personaggi in busta chiusa");
"Il professore" (De Filippo, Pica, Crosio, da "Don Ersilio Miccio vendeva saggezza").
Dall'edizione commerciale fu eliminato "Il funeralino", elegiaco e bellissimo.
Questo è il mio tributo, un collage digitale dedicato ad ogni film. Ho scoperto e visto questo meraviglioso film nei giorni di quarantena durante il periodo del Covid-19. Sono innamorato follemente di Napoli e questo film mi ha affascinato moltissimo.
Il film offre uno squarcio della Napoli del dopoguerra, rimanda alla Napoli dei vicoli, alla Napoli dei bassi, alla vera Napoli.
Mi ha entusiasmato avere avuto la fortuna di poter vedere una Napoli mai vista prima, la bellezza e l'unicità che ha sempre avuto, l'energia e la storia che conserva. I personaggi sono incredibili, a volte strambi, a volte singolari, ma sempre nella loro malinconia e nella loro drammaticità, umanissimi e perfetti: come umana e perfetta appare la cornice napoletana che li circonda piena di forza e di vita, anche se priva di gaiezza.
All works © Ferdinando Ragone 2020
Title font used: Doppelganger, a free retro display
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Thank you for watching.
